Protezione civile, il sito web si sdoppia: in Regione Veneto scoppia il caso
Lunedì 11 Settembre 2023 di Angela Pederiva (Il Gazzettino) (fonte)
VENEZIA – Trova le differenze, come in quel vecchio gioco. Occorre aguzzare la vista per distinguere le svariate pagine Facebook dedicate alla Protezione civile del Veneto: la Regione ne aveva già una e recentemente ne ha aperta un’altra, il che porta la capogruppo dem Vanessa Camani ad annunciare un’interrogazione consiliare per chiedere «un chiarimento» sul possibile «uso personalistico» dello strumento da parte dell’assessore leghista Gianpaolo Bottacin, il quale respinge l’accusa affermando che la polemica «fa sorridere». Ma sul social ci sono anche altri tre profili che, pur non essendo ufficiali (malgrado l’uso del logo istituzionale), finiscono inevitabilmente per alimentare la confusione comunicativa.
Ad una prima occhiata, i nomi sono simili. La pagina “Protezione Civile Veneto” è stata creata il 6 agosto 2019, conta (a ieri) 17.144 follower e si presenta così: “Le informazioni in tempo reale o quasi dall’assessorato alla Protezione Civile del Veneto”. Il numero verde indicato 800 990009 è quello divulgato dalla Regione all’inizio dell’emergenza Covid. I contenuti comprendono le azioni di previsione e prevenzione promossi da Palazzo Balbi, come ad esempio i cantieri, riportando pure i dati relativi alla difesa del suolo, in tono piuttosto divulgativo. Curata dalla segreteria di Bottacin, la pubblicazione condivide spesso i post dell’assessore, come del resto fa Arpav nel suo profilo quando riguardano le attività in materia ambientale.
Lo scorso 7 luglio la direzione regionale (cioè l’apparato amministrativo) ha poi attivato “Protezione Civile Regione del Veneto”, che attualmente conta 402 follower e si annuncia così: “Pagina ufficiale della Protezione Civile della Regione del Veneto”. Il numero telefonico 041 279 4780 e l’indirizzo di via Paolucci 34 a Marghera sono infatti quelli della struttura. I contenuti sono prettamente tecnici, sostanzialmente concentrati su bollettini di allertamento ed emergenza.
Dunque queste due pagine sono ugualmente istituzionali, tanto da utilizzare il logo ufficiale, benché con sfondi di colore diverso: giallo la prima, arancio la seconda. Quest’ultima è ancora in fase sperimentale e al momento ha molto meno seguito dell’altra. Dunque non è escluso che nel prossimo futuro i due canali possano essere riunificati.
Malgrado le segnalazioni a Facebook/Meta sull’uso improprio del simbolo, però, chiunque lo può scaricare da Internet per creare altri profili. Ecco allora “Protezione Civile – Regione Veneto”, 329 seguaci, “Impresa locale – Pagina non ufficiale”, che alterna inserzioni riguardanti i temi della Protezione civile, a parodie per esempio di Luca Zaia nei giorni del Covid che alza i cartelli con i numeri del granchio blu. Inoltre c’è “Protezione Civile Veneto”, con i suoi 2.000 sostenitori: pur essendo ferma al 2015, con foto fra le altre di alberi di Natale, la pagina viene erroneamente menzionata anche da siti di informazione e Comuni. Infine dal 16 giugno 2014 viene periodicamente aggiornata “Centro Regionale Volontari di Protezione Civile”, 9.067 lettori, che precisa: “Questa pagina non è ufficiale non ha scopo istituzionale”. L’email di contatto fa riferimento ai “licenziati”: nei post compaiono articoli giornalistici e interrogazioni consiliari sulla liquidazione nel 2016 della struttura istituita dalla legge regionale del 1994 per la formazione degli operatori.
La convivenza fra le due pagine ufficiali ha determinato l’iniziativa del Pd, soprattutto dopo che quella dell’assessorato ha condiviso un post di Bottacin sull’incontro con i volontari della Protezione civile alla “Fiera dei mussi” di Trebaseleghe. Camani parla di «spaccatura» nella gestione social, «con uno sdoppiamento voluto per sfuggire ad un uso troppo personalistico attorno alla figura dell’assessore», al centro in questi giorni di indiscrezioni sul corteggiamento di Forza Italia a colui che è stato il più votato della Lega nel Bellunese alle Regionali 2020. «È decisamente scorretta – tuona la dem – ogni forma di comunicazione istituzionale che si piega a passerella di un singolo. Soprattutto se parliamo di un ente che non merita questo scivolamento, dati i compiti delicati e sempre svolti in modo egregio dalla Protezione Civile attraverso i suoi volontari. L’assessore ha tutti gli strumenti a disposizione per mettersi in vetrina: eviti di farlo sfruttando canali di informazione preziosa per i cittadini».
Ribatte però Bottacin: «In assenza di pagina ufficiale della Protezione Civile della Regione del Veneto, anni fa ho fatto fare una pagina con informazioni utili da parte dell’Assessorato alla Protezione Civile del Veneto. Adesso finalmente è stata realizzata la pagina ufficiale della Direzione Protezione Civile della Regione del Veneto che per il momento ha ancora pochi follower e quindi dovrà incrementarne il numero per esser veramente efficace». Per la cronaca, la pagina dell’assessore ne conta 45.108.